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Il 3° Congresso Nazionale UNISC a Roma

 Dal 5 all’8 marzo, il 3° Congresso Nazionale UNSIC si è svolto presso il Rome Marriott Park Hotel di Roma, un evento significativo che ha celebrato i 25 anni di attività dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori. Questo appuntamento ha rappresentato un momento di riflessione sul futuro del sindacato, tra sfide economiche, sociali e ambientali, ponendo al centro il tema “Sfide e opportunità dell’impresa moderna”.




L’organizzazione datoriale, che conta oltre 4mila sedi in tutta Italia – tra Caf, Patronati e Caa – forma una rete diffusa a supporto di imprenditori e agricoltori. L’evento è stato un’occasione di dialogo, riflessione e rafforzamento dei valori che animano l’Unsic, consolidando il senso di comunità e l’impegno condiviso verso i principi fondamentali dell’associazione.


Luigi Rosa Teio, Direttore Nazionale ENASC, Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte, Salvatore Mamone, Presidente Nazionale ENASC


È il Presidente Domenico Mamone ad aprire il 3° Congresso Nazionale UNSIC, sottolineando l’importanza di questo evento non solo come adempimento statutario, ma come momento vitale per l’organizzazione. L’UNSIC, fondata nel 1996, celebra nel 2025 i suoi 25 anni di attività, rappresentando imprenditori, agricoltori, professionisti e famiglie datrici di lavoro domestico. Questo Congresso, dal tema “Sfide e opportunità dell’impresa moderna: giustizia sociale, sostenibilità economica, compatibilità ambientale”, è un’occasione per fare il punto sui successi passati e tracciare il futuro dei prossimi cinque anni.
12. INTERNI COPERTINA-CD fisico

Mamone ha evidenziato come l’UNSIC sia il “cuore pulsante” delle comunità territoriali, un cantiere di idee e azioni coraggiose che dà voce a chi lavora con fatica e dedizione. Ogni delegato porta con sé una storia di impegno e servizio, costruendo ponti tra imprese, lavoratori e società. Il tema del Congresso non è astratto: equità, sviluppo e sostenibilità sono la bussola morale e operativa dell’organizzazione. L’UNSIC non si limita a osservare i cambiamenti, ma li anticipa e li guida, forte di una rete di oltre 4.000 sedi in Italia e all’estero e di una presenza consolidata nel CNEL.
Il Presidente ha riflettuto sull’attuale contesto globale: innovazioni tecnologiche come l’intelligenza artificiale offrono opportunità, ma richiedono etica e “intelligenza relazionale” per un progresso umano autentico. Tuttavia, il “villaggio globale” mostra segni di crisi: conflitti, inflazione, speculazione finanziaria e concorrenza asiatica frenano la produzione, come confermano i dati Eurostat. Mamone critica soluzioni semplicistiche come il protezionismo, sostenendo che il libero scambio favorisca lo sviluppo, pur riconoscendo le complessità della globalizzazione. L’Europa, frammentata, ha perso competitività in settori chiave come l’automotive e il tessile, un tempo punti di forza italiani.

Uno dei momenti più rilevanti è stata proprio la riconferma all’unanimità di Domenico Mamone alla guida dell’UNSIC. Mamone, che negli anni ha consolidato il ruolo dell’organizzazione come punto di riferimento per imprenditori, agricoltori e lavoratori, ha aperto il congresso evidenziando il ruolo fondamentale dell’UNSIC come “cuore pulsante” delle comunità territoriali. Sotto la sua leadership, l’UNSIC ha rafforzato la propria presenza in tutto il Paese con oltre 4.000 sedi tra Patronati Enasc, Caf e Caa, consolidando il suo impegno nella rappresentanza e nei servizi al lavoro, all’impresa e al welfare.


Il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara con il Presidente UNSIC Domenico Mamone

Accanto ai numerosi rappresentanti istituzionali presenti, Bamir Topi, Presidente Emerito dell’Albania, ha svolto un intervento di grande valore, auspicando una collaborazione sempre più stretta tra Italia e Albania. Topi ha accolto con soddisfazione l’approvazione della legge sul riconoscimento pensionistico reciproco tra i due Paesi, sottolineando come questo sia un passo concreto per tutelare i lavoratori albanesi in Italia e gli italiani in Albania.

Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte e già Console Onorario dell’Albania in Piemonte e Presidente ADI - Agenzia Digitale Italiana ha sottolineato con forza l’importanza della presenza di Topi al congresso, definendola un ponte strategico tra due nazioni storicamente vicine. Firera ha evidenziato come la partecipazione dell’ex Presidente albanese rafforzi ulteriormente la collaborazione tra i due Stati, creando opportunità per il mondo imprenditoriale e lavorativo.

L’UNSIC, sotto la guida di Mamone, continua a consolidare il proprio ruolo come organizzazione capace di affrontare le sfide moderne, promuovendo sostenibilità economica, giustizia sociale e innovazione tecnologica. Il Congresso ha rappresentato un’occasione unica per fare il punto sui successi raggiunti e per delineare strategie future volte a garantire maggiore rappresentanza e servizi agli imprenditori e ai lavoratori in un contesto economico in continua evoluzione.



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